14 MAGGIO 2025 – La figura del “Mediatore”: inquadramento, funzioni e prospettive professionali

L’evento del 14 Maggio 2025 alle ore 09:00, in collaborazione tra la Tota Consulting s.r.l. e l’Università di Foggia avrà luogo presso l’aula magna dell’università in Via da Zara.

L’evento sarà presenziato da professori universitari quali Prof.ssa Carmela Robustella, Prof.ssa Barbara Cafarelli, Prof. Pasquale Di Biase, Prof. Michele Trimarchi e la Prof.ssa Vittoria Pilone, nonché dagli Avv.ti Stefania Nicoletta Tota, Stefano Scillitani, Nicola Zingrillo, Vincenzo Audiello, Barbara Mascitto e dalla Dott.ssa Daniela Scarpiello.

 

Di seguito verranno riportati in breve gli argomenti trattati:

VI PRESENTO LA MEDIAZIONE CIVILE”

Avv. Stefano Luigi Scillitani: Avvocato del foro di Foggia – Mediatore Civile

SINTESI INTERVENTO: L’istituto della mediazione civile, trova fondamento nella direttiva 2008/52/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 maggio 2008, relativa a determinati aspetti della mediazione in materia civile e commerciale. Viene istituita in Italia con Dlgs 4 marzo 2010 n. 28, a seguito della deliberazione del Consiglio dei Ministri del 21 maggio 2008.

Nel corso degli anni subisce variazioni ed integrazioni sino ad arrivare al testo coordinato alla “riforma Cartabia 2022” col Dlgs 149/2022 e Dlgs 216/2025 in vigore dal 25.01.2025.

Nasce come strumento di risoluzione delle controversie in maniera alternativa all’ordinaria giurisdizione (ADR)ma si rivela come nuovo strumento di pacificazione interpersonale e sociale. È possibile farvi ricorso su tutti i diritti disponibili ma per numerose materie è condizione di procedibilità.

COME SI SVOLGE IL PROCEDIMENTO”
Avv. Nicola Libero Zingrillo: Avvocato del foro di Foggia –Mediatore Civile

SINTESI INTERVENTO: Il procedimento di mediazione è molto ben dettagliato negli artt 5 e seguenti della normativa apposita. Presuppone:

1) il ricorso con istanza ad un Organismo di mediazione che sia appositamente accreditato dal Ministero della Giustizia e che sia competente per territorio;

2) l’attività di un Mediatore, anch’egli appositamente accreditato dal Ministero della Giustizia e facente parte dell’adito Organismo di Mediazione;

3) la parte istante e la parte convocata con l’obbligatoria presenza dei propri avvocati che svolgono un ruolo di assistenti legali delle parti;

4) locali idonei ove svolgere gli incontri delle parti per il primo dei quali occorre la disponibilità della struttura e delle risorse umane per almeno due ore. Si conclude con accordo delle parti, che ha natura esecutiva ed efficacia immediata ovvero con il mancato accordo e la conseguente possibilità di ricorrere alla giurisdizione ordinaria.

VOGLIO DIVENTARE MEDIATORE”
Avv. Barbara Mascitto: Avvocato del foro di Larino – Docente accreditato dal Ministero della Giustizia – Mediatore Civile

SINTESI INTERVENTO: Le disposizioni apposite sono contenute nel DM 150/2023. Qualsiasi laureato magistrale od a ciclo unico può aspirare a diventare Mediatore civile previo svolgimento di un corso di formazione erogato da Ente di formazione accreditato dal Ministero della Giustizia. Il corso base consta di 80 ore per i laureati in giurisprudenza, con lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche e con prova finale di valutazione. Per i laureati magistrali od a ciclo unico in materia diversa da giurisprudenza e per i laureati con laurea triennale ed iscrizione obbligatoria al ordine od albo professionale il corso consta di ulteriori 14 ore e con uguale verifica finale.

I corsisti debbono inoltre svolgere un tirocinio mediante partecipazione, con affiancamento al mediatore, in non meno di dieci mediazioni con adesione della parte invitata. Dovranno inoltre svolgere aggiornamento biennale in appositi corsi di aggiornamento erogati da enti accreditati.

Potranno chiedere l’iscrizione ad un massimo di cinque Organismi di mediazione con i quali stipuleranno contratto di prestazione d’opera professionale o contratto di prestazione occasionale con previsione del relativo compenso a carico dell’Organismo che, solitamente, è rapportato ad una percentuale degli incassi relativi alla procedura svolta.

 

 

ASSISTO LA PARTE IN MEDIAZIONE”
Avv. Vincenzo Audiello: Avvocato del foro di Foggia

SINTESI INTERVENTO: I compiti essenziali dell’avvocato assistente legale in mediazione possono così riassumersi:

  • Iniziale informazione resa all’assistito sulla facoltà o sull’obbligo del ricorso alla mediazione;

  • Cura dei legittimi interessi delle parti assistite;

  • Leale collaborazione con le parti e con il mediatore per il raggiungimento dell’accordo che ponga fine alla iniziata o inizianda controversia;

  • Attestazione della conformità del raggiunto accordo alle norme imperative e/o di ordine pubblico.

“IL COMMERCIALISTA IN MEDIAZIONE”

Dott.ssa Daniela Scarpiello: Dottore commercialista – Consulenza amministrativa, fiscale e tributaria

SINTESI INTERVENTO: Il commercialista, od altro professionista iscritto ad ordine od albo professionale, può svolgere un ruolo cruciale nella mediazione civile sia come consulente per i clienti, come Mediatore, come Mediatore ausiliario o facente parte del collegio di Mediatori, assistente della parte, come esperto incaricato di perizia (vero e proprio CTU).

La mediazione quindi, come per tutti i mediatori, può aprire nuove possibilità di attività professionali concomitanti con la propria attività professionale e può far incrementare la propria clientela dimostrando sagacia e competenza nello svolgimento dell’attività conciliativa o di assistenza alle parti o di consulente incaricato di perizia.

ASCOLTO, COMUNICO E CONCILIO”

Avv. Stefania Nicoletta Tota: Avvocato del foro di Foggia – Responsabile scientifico dell’Ente Tota Consulting s.r.l. – Docente accreditato dal Ministero della Giustizia – Mediatore Civile

SINTESI INTERVENTO: Il Mediatore ascolta con attenzione le parti, fa esprimere i loro pensieri ed i loro convincimenti in modo compiuto cercando di evitare alterchi tra gli assistenti legali o tra le stesse parti. Le ascolta invitandole ad esprimersi e cercando di individuare il limite del loro interesse alla controversia. Fa presente alle parti, magari ascoltandole separatamente, che non può e non deve giudicare ma solo comprendere se è possibile concorrere con la sua attività al raggiungimento dell’accordo, magari suggerendo proposte adeguate che soddisfino i reciproci interessi. Comunica che la ben nota lentezza della giustizia civile potrebbe essere inibitrici del raggiungimento di interessi legittimi ed immediati. Ispira alle parti empatia e sicurezza emotiva per cui esse sono portate a trascurare ogni eventuale iniziale pregiudizio. Si attiva con solerzia e con professionalità a far conciliare, anche sotto il profilo umano, le parti.